L’AITS riunisce, da oltre 30 anni, tutti i professionisti della catena sonora cinematografica. Dalle riprese fino alla finalizzazione dell’opera. Il fine associativo è quello di far crescere, aggiornare ed informare, i soci e i professionisti tutti, sulle dinamiche tecniche e lavorative del nostro campo. Con un occhio particolare sulla crescita di quegli studenti che intraprendono corsi specialistici nelle scuole e nelle università italiane che, infatti, possono associarsi come Soci Studenti.
Ce ne parla Simone Costantino.
Perché avete deciso di patrocinare a MAF e cosa vi aspettata dall’evento?
L’interesse per le tecnologie fa parte dello spirito di chi fa il nostro mestiere. Il MAF rappresenta uno sguardo sul “domani” delle tecniche di ripresa e costruzione delle opere audiovisive. Abbiamo, quindi, ritenuto un dovere fondamentale poter essere presenti e riportare, a quanti dei nostri soci e colleghi, fossero interessati a capire le novità e le potenzialità delle nuove tecnologie per l’arte.
Qual è il ruolo e il valore della vs categoria nell’odierno contesto del mondo AV in continua evoluzione?
Come diceva George Lucas “Il sonoro è il 50% dello spettacolo.” Immagine e suono sono i due ingredienti della magia del cinema. Questa magia è fatta di tecniche che in meno di 100 anni hanno rivoluzionato sia il nostro modo di lavorare sia il modo che il pubblico ha di fruire dell’opera. Quello che il futuro offrirà a noi professionisti ed al pubblico ancora non possiamo saperlo ma possiamo intravederlo attraverso eventi come il MAF. Il compito dell’AITS sarà quello di non far trovare impreparati i professionisti che rappresentiamo sulle prospettive di un mondo in continua e veloce evoluzione.